Una mostra e un convegno.

La settimana 16-21 marzo sarà dedicata al complesso monumentale dell’ex chiesa e convento di San Giacomo e a tutto il settore urbano compreso tra tale complesso monumentale, il promontorio roccioso sul quale sorge ed i sottostanti vallone e insenatura di Miramare. Lo scopo della settimana dedicata a San Giacomo e Miramare è fare il punto sulla situazione attuale del complesso monumentale e del circostante territorio comunale e demaniale, per rilanciarne le possibilità di recupero e riuso.

 

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Particolare della veduta di Savona di Orazio Grassi (1627): in primo piano l’insenatura di Miramare, sovrastata dal promontorio di San Giacomo, con la chiesa e il convento francescano e il quattrocentesco ponte finanziato da Papa Sisto IV

La chiesa di San Giacomo – proprietà comunale, dopo gli espropri ottocenteschi – è l’unico edificio religioso medievale rimasto intatto a Savona e costituisce un importante tesoro architettonico rinascimentale dell’età dei Della Rovere, con i suoi affreschi, il prezioso e raro pontile, le capriate lignee del tetto, gli affreschi di Ottavio Semino nell’abside, i due chiostri del convento.

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Particolare del progetto di restauro elaborato da Giorgio Rossini (la navata della chiesa verso la facciata, vista dall’alto del pontile)

Da tre anni esiste un progetto di recupero per il complesso monumentale, elaborato da Giorgio Rossini su incarico della Sezione Edili dell’Unione Industriali di Savona, ma il finanziamento di restauro della chiesa è legato purtroppo esclusivamente all’ottenimento di un contributo statale per una destinazione a sala pubblica per congressi e mostre, mentre per il convento si prevede un riutilizzo come albergo con centro benessere.

Per l’adiacente ex albergo Miramare, proprietà della Provincia di Savona, da diversi anni messa in vendita, l’Unione Industriali prevede l’acquisto e il riuso residenziale, mentre importanti prospettive si aprono per la sottostante insenatura ancora deturpata dai residui degli impianti industriali delle Funivie impiantatevi all’inizio del Novecento per lo sbarco del carbone, ma aperta a un riutilizzo come porticciolo turistico, dopo che da diversi anni le Funivie si sono trasferite nella Darsena Alti Fondali del Porto.

savona bagni miramare

Dal 16 al 21 marzo sarà allestita una mostra nell’atrio del palazzo comunale, dove saranno esposte le immagini del passato, del presente e del futuro per tutto il comparto urbano compreso tra Miramare e San. Giacomo, mentre sabato 21 marzo, alle ore 9,30, si terrà nella Sala Rossa del Comune di Savona il Convegno San Giacomo, per un nuovo Rinascimento savonese. Da Miramare a San Giacomo: quale futuro? durante il quale si dibatteranno le problematiche attuali e le prospettive di recupero e valorizzazione di tutto il comparto urbano che dal promontorio di San Giacomo si affaccia su Miramare, costituendo il fronte-mare di Levante di Savona. Oltre che gli organizzatori, al convegno di sabato 21 marzo parteciperanno il sindaco di Savona e il presidente dell’Autorità Portuale.

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L’interno della chiesa di S. Giacomo come si presentava fino alla metà dell’Ottocento (con il caratteristico pontile sopraelevato) e come potrà essere recuperato (disegno di Gianni Venturino)

La mostra e il convegno consentiranno a tutti i Savonesi di capire quali grandi valori turistici ed economici si nascondano sul fronte-mare di Levante della città, un settore urbano tuttora deturpato dai residui industriali e per di più ulteriormente compromesso dagli imponenti sbancamenti per la costruzione dell’Aurelia bis, ma suscettibile di un futuro per l’economia, il turismo e l’arte di Savona, se nei prossimi mesi non vi si commetteranno altri errori e si procederà spediti verso un recupero turistico e funzionale, coinvolgendovi tutte le forze istituzionali, economiche e culturali che da decenni svolgono attività di sensibilizzazione e di studio per la valorizzazione di quell’area marina e monumentale, dove nonostante tutto sono ancora importanti anche gli aspetti naturalistici e paesaggistici.

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Sezione trasversale della chiesa conventuale di S. Giacomo, con il campamile e il caratteristico pontile (disegno di Gianni Venturino)

Sono passati ormai oltre trenta anni da quando, nel dicembre 1983, Storia Patria, l’Istituto di Studi Liguri e Italia Nostra coinvolsero il Comune di Savona nel Convegno S. Giacomo: un monumento da conoscere e riutilizzare. Trentun anni sono purtroppo trascorsi invano e, nel frattempo, nel 2009 è crollata un’intera ala del chiostro rinascimentale. L’anno 2015 potrà avviare un nuovo Rinascimento per S. Giacomo e per tutte le preziose circostanti aree urbane e marittime?

Le iniziative sono state promosse dal consigliere comunale Giampiero Aschiero, da un paio di anni incaricato ufficialmente dal sindaco di collaborare con lui e il vicesindaco per il recupero e la valorizzazione di San Giacomo: la Società Savonese di Storia Patria è stata invitata a esserne compartecipe insieme con le altre associazioni della “Consulta Culturale Savonese” (A Campanassa, l’Istituto Internazionale di Studi Liguri e Italia Nostra) e con l’Associazione Renzo Aiolfi, la Società Dante Alighieri, la Confraternita dei Santi Agostino e Monica, il Gruppo Creative Commons Community OSTinati Savona, l’Unione Industriali di Savona, il Liceo Artistico ed il Fondo Ambiente Italiano.

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