I nomi di luogo sono preziose fonti storiche: un patrimonio culturale intangibile che merita ogni tutela. Un toponimo può descrivere una situazione o un evento remoto – a volte giunto a noi storpiato e altre volte inequivocabile – narrandoci vicende storiche altrimenti insondabili.

Nel 2011 nacque il Progetto Toponomastica Storica (Pts), una raccolta sistematica rigorosa di nomi di luogo desunti da documenti, quasi sempre anteriori al XVIII secolo. Ad oggi, Pts ha pubblicato 38 fascicoli dedicati ad altrettanti territori comunali attuali della Liguria e del Piemonte; in totale si sono schedati e pubblicati oltre centomila nomi di luogo già utilizzati da oltre due secoli.

Nei dintorni di Chieri sono in fase di studio tre diversi territori comunali: Castelnuovo don Bosco, Chieri stessa e Pino Torinese. Del primo (Castelnuovo don Bosco, che comprende anche Mondonio) si è già pubblicato il relativo fascicolo; del secondo (Chieri) sono in esame i primi catasti del 1253, in assoluto i più antichi conservati; Pino Torinese, il terzo, sarà una prossima ricerca, non appena si completeranno i sondaggi nell’archivio comunale.

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I toponimi storici di questi tre territori sono numerose centinaia. Ognuno di essi richiama una vicenda, spesso ambigua da decifrare, ma a volte emblematica. Alcuni nomi di luogo saranno approfonditi e l’esposizione di Furio Ciciliot (sabato 8 settembre, ore 16.30, piazza Umberto I, Chieri) illustrerà la complessità della materia, a partire da Chieri, Pino Torinese e Castelnuovo don Bosco, che sembrano recare indizi di vicende millenarie. La conferenza é presentata nel corso della manifestazione Piazza del Libro a Chieri.

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