Alla fine dello scorso anno, dovemmo salutare mestamente Francesco Loni, che ci aveva lasciato dopo essere stato per decenni bibliotecario della Società Savonese di Storia Patria. Molti di noi avevano utilizzato la sua competenza bibliografica locale ed in molti sapevamo delle sue collezioni, frutto di certosine ricerche in tutta Italia e non solo.
Inizio della Polyanthea di Domenico Nano, pubblicata in varie edizioni di cui la prima fu stampata a Savona nel 1503
In questi giorni, con un gesto generoso, le sorelle Paola e Maria Carla ed il fratello Emanuele hanno donato il materiale raccolto dal nostro Francesco alla Società, che lo sta acquisendo ed inventariando, perchè sia disponibile alla consultazione di soci ed amici. Un vero e proprio regalo alla città, alla Liguria ed al basso Piemonte.
Gli statuti politici di Savona, stampati a Genova nel 1610
In questa nota vogliamo mettere in risalto alcune delle migliaia di pubblicazioni, un valore culturale inestimabile. Nel Fondo Loni non sono infatti compresi solamente dei libri ma anche un infinita serie di preziosi opuscoli, pubblicazioni locali e documenti di tutti i Comuni della provincia di Savona e dell’intera Liguria.
Una copia della rivista delle Scuole Pie di Monturbano (1954)
Man mano che le pubblicazioni saranno ordinate se ne darà conto su questo sito. Non sappiamo indicare quali siano i testi più rilevanti: certamente le cinquecentine e le secentine – e possiamo qui vederne due esempi importanti – ma altrettanto sono da ricordare le pubblicazioni locali (introvabili bollettini parrocchiali, statuti di associazioni e di società di mutuo soccorso, testi accompagnatori di eventi).
Opuscolo per il cinquantenario del Cai di Savona (1934)
E ancora: documenti sparsi, atti notarili manoscritti, fatture commerciali, copie di statuti di numerosi paesi (tra gli altri Massimino, Finale, Bardineto), una copia manoscritta del Verzellino. Il nostro primo obbiettivo sarà quello di renderli consultabili al più presto, il modo migliore per ricordare il nostro amico Francesco Loni che, anche dopo la sua scomparsa, ha voluto valorizzare ulteriormente la biblioteca di Storia Patria che tanto contribuì a creare.
Pubblicazione in lingua orbasca (1897)