Superato il decennio di vita del Progetto Toponomastica Storica, iniziato nel 2011, il fascicolo numero 43 è stato dedicato ai «Toponimi del Comune di Pietra Ligure». Di seguito, si riporta la parte introduttiva del testo edito.

Presentazione

Il fascicolo dedicato all’attuale Pietra Ligure raccoglie i toponimi di due distinti enti territoriali, Pietra e Ranzi, oggi riuniti nel comune con tale nome. I due antichi comuni presentano differenze consistenti. Mentre Pietra è situata lungo la costa con un limitato entroterra collinare, Ranzi è prevalentemente montuosa, allungandosi fino a giungere alla vetta del monte Carmo (m 1389 sul livello del mare), forse punto confinario rilevante fin da epoca antica.

Le ricerche dei toponimi storici sono state favorite dall’esistenza di un registro medievale conservato nell’Archivio di Stato di Torino, pubblicato da Paolo Accame (Instrumenta episcoporum Albinganensium), e da catasti del Seicento, conservati nell’Archivio di Stato di Genova e in quello storico comunale. Altri documenti utilizzati sono segnalati nelle consuete tabelle, una delle quali è dedicata alla sola Ranzi e basata su una analitica ricerca orale.

Le localizzazioni sono frutto del lungo lavoro preparatorio da parte di tre appassionati ricercatori pietresi (Massimo Perotto, Renato Rembado e Giancarlo Roncelli) mentre l’amministrazione comunale ne ha supportato la realizzazione pratica.

Geografia del territorio comunale di Pietra Ligure

Il territorio comunale di Pietra Ligure ha sulla carta una forma molto particolare frutto della già descritta unione di due distinti comuni di diversa conformazione: un quadrilatero che si estende sulla costa per circa quattro chilometri e due verso l’entroterra, al quale è collegata una lunga e stretta “lingua” di coste e valli di circa cinque-sei chilometri che giunge fino alla vetta del monte Carmo. L’origine etimologica di Pietra è delineata dal suo stesso nome: una roccia isolata tra mare e monte, possibile evidente ed antico segnale.

Il paesaggio attuale è quello consueto della fascia marina ligure, ampiamente urbanizzato fino alle colline retrostanti ma, a partire da una maggiore altitudine, relativamente integro. La “lingua” che da Ranzi giunge al Carmo diventa alle massime altitudini un ambiente alpino, con rocce e aspri ambienti calcarei in cui si aprono sistemi carsici rilevanti.

Il principale corso d’acqua è il Maremola che, prima di giungere al mare, percorre la vallata in cui si trovano Magliolo e Tovo, dal punto abitativo complementari agli attuali quartieri della costa; il Bottasano scende anch’esso dalle alture di Finale-Tovo e segna il confine con Borgio; il confine con Loano è delimitato dal rio Carrette che scende dai Castellari e, nei pressi, vi scorrono torrenti minori come il rio Ranzi il cui corso, partendo dal passo di Bella in cui si è riconosciuto il pas de Belestar citato dal poeta provenzale Raimbaut de Vaqueiras, scorre per tutta la sua lunghezza nel territorio di Pietra Ligure; infine, il rio dei Lodi segna una parte del confine di Pietra con Giustenice.

Lungo la costa, la città di Pietra tende a confondersi con le vicine Borgio e Loano, ma si sono mantenute due diverse zone, piuttosto ampie, con marcata individualità. La prima è un’area industriale dismessa, sede un tempo di un cantiere navale ed oggi in attesa di destinazione; la seconda è un’articolata fascia collinare occupata da una struttura ospedaliera che ne ha condizionato lo sviluppo a partire dal primo Novecento. Nuove villette destinate al turismo residenziale hanno sfruttato l’ampia, e talora aspra, costiera sopra l’insediamento storico quadrangolare della città medievale. L’autostrada Genova-Ventimiglia ha spezzato violentemente il rapporto di Ranzi con la linea di costa a cui giungeva il suo territorio fino ad epoca recente (Marina di Ranzi).

 

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