31. Toponimi del Comune di Toirano

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Il fascicolo numero trentuno del Progetto Toponomastica Storica è dedicato a Toirano, il cui territorio comunale è situato nella parte occidentale della provincia di Savona. La metodologia seguita nella ricerca consiste nell’esame di documenti scritti, per larga parte inediti, e procede con la verifica sul campo dei toponimi.

Le fonti edite usate sono rappresentate da due cospicue raccolte di documenti medievali: gli strumenti dei vescovi di Albenga, conservati a Torino, trascritti e pubblicati nella prima parte del Novecento, ed il cartario dell’abbazia di San Pietro di Varatella, pubblicato da pochi mesi a cura di Antonio Olivieri. Anche le fonti inedite esaminate sono state due: i catasti più antichi conservati a Toirano e risalenti, rispettivamente, al 1508 ed al 1568.

Il fascicolo presente è stato curato dal responsabile del Progetto: un ringraziamento particolare va al Comune di Toirano che ha patrocinato il lavoro e, attraverso il proprio Museo Etnografico, ha fornito le copie digitali dei catasti ed un supporto nello studio del territorio.

 

Geografia del territorio comunale di Toirano

Toirano è situato in una delle zone più aspre della Liguria. Buona parte del suo territorio è di origine calcarea, come risulta evidente nelle sue valli e nei suoi rilievi; l’altitudine supera di rado i mille metri sul livello del mare.

La natura carsica del territorio ha permesso anche la formazione di numerose grotte: sono oltre un centinaio quelle contenute nel catasto speleologico ligure e coprono l’intera gamma delle tipologie conosciute. Da quelle a sviluppo orizzontale (tre visitabili dette, rispettivamente, della Bàsura e di Santa Lucia, Inferiore e Superiore), a quelle a pozzo, caratteristiche dell’alto toiranese, di cui la più antica per citazione è il cosiddetto buranco da Cruxe, voragine profonda una ventina di metri, che troviamo nominata già nel pieno medioevo (1122, con il termine generico di Buranco) e poi nel catasto del 1508 (burancho Crucis).

Il rilievo esterno è costituito da gole selvagge e da alcuni monti isolati, sul più evidente dei quali (monte San Pietro, metri 891) si installò un insediamento monastico, secondo molti storici in epoca Carolingia (VIII-IX secolo).

 

Toirano Tabella 1 16 leggera

 

L’unico valico di una certa rilevanza è il cosiddetto giogo di Toirano (m 803) che mette in comunicazione la costa di Loano e Borghetto Santo Spirito con il versante padano di Bardineto e della valle Bormida.

Il territorio attuale di Toirano (quasi 19 Km2) può essere suddiviso in due parti geografiche evidenti: una piana alluvionale, limitata – verso la linea costiera – da Borghetto Santo Spirito, in cui si svilupparono gli antichi insediamenti, ed una parte montuosa e selvatica pressoché disabitata e dove si è mantenuta la vegetazione dei terreni calcarei. Per pochi chilometri Toirano non giunge al mare, mentre la massima elevazione è di m 1.087 sul livello del mare.

I corsi d’acqua segnano profondamente la par-te alta del territorio: i due principali sono il rio della Valle e quello di Carpe che, riuniti, prendono il nome di Varatella. Nei pressi di Toirano confluisce nel Varatella il Barescione che percorre la vallata di Balestrino.

I residenti sono 2.650, quasi tutti raccolti nella piana del Varatella. Gli insediamenti principali attuali sono tre: il primo è il borgo medievale di Toirano ed i suoi quartieri nuovi, centro del-l’intero comprensorio; Barescione, incuneato nella vallata del torrente omonimo; e Carpe, residenza di poche decine di persone, posto in collina a circa quattrocento metri di altitudine e separato dai precedenti. In tempi storici, apparteneva a Toirano anche la vasta area alpestre del monte Calvo (chiamato monte Carmo, a partire dal XIX secolo) oggi aggregata a Boissano ed alla frazione Verzi di Loano.

Nel territorio di Toirano esistono numerose sorgenti, in buona parte sfruttate da epoca remota. Ne ricordiamo due cospicue e di un certo valore per gli insediamenti che hanno sicuramente contribuito a sviluppare ed a mantenere: la fontana di Barescione e quella dell’Acqua Calda nei pressi del borgo di Toirano, leggermente tiepida.

Evoluzione storica e amministrativa del territorio toiranese

L’evoluzione storica del territorio comunale di Toirano presenta numerosi spunti interessanti a partire dai rinvenimenti archeologici nelle numerose grotte che hanno restituito materiali antichi e, addirittura, impronte umane all’interno di quella della Bàsura.

Sono ancora da verificare possibili insediamenti della collina di Castellaro, la cui sommità è nell’attuale territorio di Borghetto Santo Spirito ma che gravita anche su Toirano, non lontano dal quale furono rinvenute, negli anni Cinquanta del XX secolo, strutture murarie e reperti romani.

Il nome stesso di Toirano, sembra conservare il ricordo di un termine prediale di età classica, confermato da un altro vicino di possibile origine simile (Boissano). Una citazione di epoca bizantina (VI-VII secolo) contenuta in Giorgio Ciprio riporta un toponimo che è stato spesso riferito a Toirano (kastron Baraktelìa), avendo individuato nel Baraktelìa una assonanza con l’attuale torrente Varatella.

Ugualmente discussa la citazione di un luogo chiamato Palmata in Albingano, contenuta in un diploma dell’imperatore Ludovico II il Giovane (869) dato che una località con tale nome, non localizzata, è citata in fonti toiranesi fino alla fine del XIII secolo.

La fondazione dell’abbazia di San Pietro, sul monte omonimo a 891 metri sul livello del mare, è stata fatta risalire all’epoca Carolingia, anche se le notizie al riguardo sono contenute in fonti successive di molti secoli.

Di sicuro, non lontano dalla confluenza tra i corsi d’acqua Barescione e Varatella si svilup-pò un borgo medievale in possesso del vescovo di Albenga che continuò a considerarlo come residenza estiva anche quando Toirano entrò nella Repubblica di Genova (1385).

I catasti antichi confermano l’estensione del territorio anche alle parti montane dei vicini comuni di Loano e di Boissano, fino alla cima del monte Carmo (metri 1.389).

 

Il torchio sec XVIITorchio del secolo XVII conservato nel Museo Etnografico della Valle Varatella

 

Boissano, prima sotto Toirano e poi indipendente a partire dal 1601, fece di nuovo parte di Toirano dal 1929 al 1946, data in cui ritornò ad essere autonomo definitivamente. Oltre ad altre variazioni territoriali minori, ricordiamo ancora che la frazione Carpe, oggi aggregata a Toirano, fino al 1905 aveva seguito le sorti della confinante Balestrino, e Verzi nel 1878 entrò a far parte del comune costiero di Loano.

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Le bellezze naturali ed i monumenti di Toirano sono numerosi. Dal punto di vista storico sono sicuramente da citare l’abbazia di San Pietro in Varatella, in posizione suggestiva, raggiungibile con alcuni percorsi escursionistici, che conserva strutture medievali ed affreschi del XV secolo; la cappella di Santa Lucia, che funge anche da ingresso della grotta omonima (Santa Lucia Superiore); il centro storico che, oltre all’impianto urbanistico, mantiene ancora due delle cinque porte medievali; la chiesa parrocchiale di San Martino; i resti dell’insediamento certosino. Un particolare interesse riveste il Museo Etnografico della Val Varatella per le sue collezioni e per la dimora storica in cui è inserito.