La segnalazione di un acquerello di Luigi Gavotti che raffigura Giuseppe Garibaldi ha avuto effetti virtuosi tra cui quello qui proposto, merito del nostro socio Pietro Baccino, che ha anche preparato un breve scritto a commento.

Questa è anche l’occasione per riprendere il nostro lavoro ultra decennale sulle fonti fotografiche savonesi che vide un pioniere in Mario Stellatelli e nel suo libro «Fotografi e fotografia a Savona 1839-1939» che pubblicammo nel 2002.

(archivio Fratellanza Ginnastica Savonese)

A tale lavoro, dedicato ai fotografi, ne seguì un altro (2013), anch’esso di qualità e valore elevati, dedicato alle cartoline (Carlo Astengo, Bruno Corvi, Ivo Rossi, Antonio Vitiello, «Saluti da Savona. Savona nelle cartoline 1898-1912»), per il quale demmo il nostro patrocinio.

La premessa bibliografica significa che il nostro istituto ha ormai una tradizione consolidata nel campo della ricerca fotografica locale, in cui ha un posto di rilievo Carlo Giovara, nato nel 1830 a Fenestrelle, ma nella città ligure lavorò e forse visse almeno dal 1855 al 1905.

(collezione Sabina Varaldo)

Per onorare tale eccellenza savonese, riportiamo alcune fotografie contenute nel libro di Mario Stellatelli, provenienti da archivi e collezionisti segnalati nelle didascalie.

Sull’immagine inedita di questo “personaggio con la barba” possiamo dire che non abbiamo alcuna obiezione su quanto afferma la nostra fonte orale, Rosanna Ugolini pronipote di Giovara, che ci rassicura trattarsi di Giuseppe Garibaldi fotografato dal suo bisnonno.

Ma, essendo anonimi sia il fotografo sia il soggetto, il punto interrogativo del titolo è scrupolo di presidente di società storica …

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Questa foto di Garibaldi, giunta alla signora Rosanna Ugolini, è opera del suo bisnonno Carlo Giovara. Egli era nato a Fenestrelle nel 1830, quando il padre prestava servizio nella fortezza.

(archivio Rosanna Ugolini)

Degli anni giovanili si sa poco: probabilmente come apprendista sviluppò la sua abilità come litografo e tipografo e in seguito si dedicò anche alla fotografia.

Nel 1855 aveva un laboratorio a Savona, dove nacque il suo primo figlio. Negli anni successivi aprì l’attività anche a Chivasso e poi a Casale Monferrato, forse mantenendo anche quella di Savona. Sono conservate foto della città e dei cantieri navali risalenti al 1872 e 1876.

(collezione Renzo Aiolfi)

Sono stato rinvenuti anche atti notarili del 1889. Nel 1897 si trasferì con la famiglia definitivamente a Savona, come risulta dagli atti del Comune e svolse la sua attività ancora per qualche anno. Si spense nel 1905 e il suo archivio venne ceduto o disperso.

La foto di Garibaldi non ha l’indicazione di una data. L’immagine è quella di un uomo piuttosto anziano, ma non è molto diversa dal disegno di Luigi Gavotti. In questo caso potrebbe essere stata scattata in studio nel 1859.

Si potrebbe anche ipotizzare che Garibaldi venne a Savona anche in altra occasione, non documentata, ma è solo un’ipotesi.

Pietro Baccino

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