Nel marzo del 1795 si affrontano nel mare antistante la nostra costa le due marine più potenti di allora.

La flotta rivoluzionaria francese del Mediterraneo, salpata da Tolone carica di truppe di fanteria per riconquistare la Corsica, è sorpresa in acqua e obbligata a combattere nel mar Ligure l’agguerrita flotta inglese.

Una strana battaglia navale, ricca di errori di manovra, inseguimenti, pagine di grande eroismo, tanti morti e tanti feriti, che dura quattro giorni ed avrà il suo epilogo davanti a capo Noli.

IMG_2239 - CopiaA capo Noli, sulla nave Anteo della Marina Militare (foto Alessandro Garulla)

È la prima grande vittoria di Horatio Nelson che, proprio grazie al coraggio e bravura dimostrata in questo scontro, riceve in premio il comando di una piccola squadra navale stanziata nel porto di Vado. Il primo importante successo di una carriera rapida e travolgente.

Nel novembre del 2015, due istruttori subacquei della Global Underwater Explorer, durante una immersione a 65 metri di profondità al largo di capo Noli, scoprono due piccoli cannoni di fine Settecento semisepolti nella sabbia.

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Fucile prima del restauro … (foto ag)

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… e dopo il restauro (foto ag)

La storia di questo relitto della battaglia navale di capo Noli, perché di un relitto si tratta, sarà il tema di una conferenza nel Salone della Società Savonese di Storia Patria (16 settembre, ore 17.30) in cui interverranno tre dei protagonisti del gruppo di ricerche: Marco Colman (istruttore Subacqueo della GUE), Alessandro Garulla (consulente storico dell’Associazione 51 D.B.) e Simon Luca Trigona (funzionario della Soprintendenza Archeologia della Liguria e responsabile delle operazioni subacquee).

DCIM100GOPROG0062466.Sul sito del relitto (-65 m, foto di Marco Colman)

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