Storia Patria

Società Savonese di Storia Patria onlus

Storia Patria

Società Savonese di Storia Patria

Fondata nel 1885

segreteria@storiapatriasavona.it

Orari di apertura:
Martedì (ore 14.00-19.30)
Giovedì (ore 9.00-12.30)
Sabato (ore 16.00-19.00)
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I nostri primi tre volumi (1888-1894) scaricabili in pdf

La più antica associazione culturale savonese sente come obbligo condividere il proprio patrimonio unico di ricerche. Ricordiamo che esse non riguardano solamente la storia di Savona ma quella di ampi settori di territorio ligure e piemontese.

Il principale progetto di Storia Patria per i primi mesi del 2021, coadiuvata dalla Fondazione De Mari, è digitalizzare e rendere disponibili i propri volumi pubblicati prima del 1940. Si tratta spesso di opere fondamentali, largamente utilizzate dagli studiosi successivi.

Da oggi sono scaricabili a questo collegamento i primi tre volumi di «Atti e Memorie della Società Storica Savonese», trasformata nel 1916 in Società Savonese di Storia Patria. Tali volumi, per complessive 1.500 pagine, contengono un’infinità di notizie facilmente rintracciabili con i consueti sistemi di ricerca digitale.

Vi si parla di Vado, Noli e tanti altri luoghi; di Chiabrera e Orazio Grassi; di papi e imperatori; di Napoleone e Chabrol; di opere d’arte scomparse o ritrovate; ecc… In pochi mesi, a tali volumi seguiranno gli altri fino al 1940.

Le apparecchiature tecniche per la scansione sono state acquistate grazie ad un contributo della Fondazione Agostino De Mari. La scansione è stata coordinata da Giorgio Gottardi con la collaborazione di Fulvio Parodi per l’ottimizzazione generale delle pagine.

San Giacomo di Savona, atti del convegno del 1983, scaricabile in pdf

Nel 1983, insieme con Italia Nostra (sezione di Savona) e Istituto Internazionale di Studi Liguri, organizzammo nella sala Rossa del Comune di Savona un convegno intitolato: «San Giacomo. Un monumento da conoscere e riutilizzare».

Dato che la pubblicazione con le relazioni – frutto di autorevoli studiosi come Gian Vittorio Castelnovi, Cassiano da Langasco, Giovanni Murialdo e Giorgio Rossini – è ormai introvabile, riteniamo sia di interesse generale la sua divulgazione in formato digitale.

Per questo, al collegamento che segue si può scaricare il testo completo (pdf) che sottolinea il valore assoluto del complesso architettonico savonese e delle opere d’arte un tempo in esso contenute.

Orazio Grassi, Il complesso di San Giacomo, prima metà del XVII secolo

San Giacomo, atti del convegno del 1983, pdf

Incunaboli e cinquecentine tra Savona e Albenga, Romilda Saggini e Paolo Ramagli, presentazione 19 febbraio

Sono 33 gli incunaboli e 1.107 le edizioni a stampa del Cinquecento conservate nelle biblioteche religiose delle diocesi di Savona e Albenga e, finalmente, ne abbiamo un completo inventario a stampa, nello stesso tempo strumento di studio e di tutela di tali beni storici (Libri antichi tra Savona e Albenga. Inventari cinquecenteschi e catalogazione dei fondi di due diocesi liguri, Udine 2020, pp. 592).

Gli autori sono Romilda Saggini, studiosa ben nota anche a Storia Patria per le sue frequentazioni nei nostri «Atti e Memorie», e Paolo Ramagli, archeologo con un presente dedicato alle edizioni antiche.

Si tratta di un testo tecnico, introdotto da Edoardo Barbieri, che ricostruisce le vicende di biblioteche primarie della Liguria occidentale e di alcuni preziosi fondi in esse contenuti, tra cui quello del convento di San Giacomo di Savona, come ci testimonia l’immagine che segue.

Si allega il comunicato stampa della presentazione: il volume sarà presentato on line – venerdì 19 febbraio, ore 17.00 – sulla pagina Facebook de «Il Letimbro», secondo le modalità contenute nella locandina-invito.

Comunicato Stampa presentazione Saggini – Ramagli

Storia Patria, rinnovo iscrizione e destinazione del 5 per mille

Per gli istituti culturali e le associazioni il momento è difficile. Se a Savona si è sciolto il Casino di Lettura (fondato nel 1857), a Venezia rischia la chiusura il prestigioso Ateneo Veneto (1812), nostro corrispondente nello scambio delle pubblicazioni sociali.

La Società Savonese di Storia Patria è oggi il più antico istituto culturale savonese (1885). Un’attenta valutazione delle risorse ci ha permesso, finora, di tenere il passo con i tempi che cambiano, pur gestendo una sede costosa, una vasta biblioteca aperta a tutti gratuitamente e organizzando una variegata serie di iniziative.

Anche in questo momento l’unico nostro obiettivo è condividere le ricerche e i materiali storici di cui disponiamo: lo possono testimoniare questo stesso sito e coloro che ci inviano comunicazioni a cui rispondiamo con la massima sollecitudine. Ci anima la speranza di poterci prestissimo di nuovo incontrare di persona.

Il sistema più semplice di aiutarci è continuare a seguirci, come fanno i destinatari del nostro Notiziario mensile.

Un secondo modo è quello di ricordarsi di noi al momento di destinare il 5 per mille dell’Irpef: essendo savonesi, tutto il denaro di chi ci sceglie andrà al nostro territorio e non a eventuali lontane sedi centrali. Inoltre, ricordiamo che, essendo una «odv (organizzazione di volontariato)», chi ci vuole riservare una donazione ha diritto a vantaggi fiscali.

Ma il modo più efficace per stare con noi è l’iscrizione a Storia Patria: al collegamento sono indicate le modalità per poterlo fare. Ringraziamo i soci che già hanno provveduto per il 2021, a volte aggiungendo loro familiari, e ci auguriamo che tanti altri vogliano contribuire con noi allo studio, alla divulgazione e alla tutela del nostro meraviglioso territorio.

Il presidente, Furio Ciciliot

 

Zinola, Aureliano Deraggi, testo in pdf scaricabile

Tra i nostri intenti c’è quello di divulgare le emergenze meno conosciute del territorio. Per questo con piacere alleghiamo, scaricabile, l’inizio del testo di Aureliano Deraggi, dedicato a Zinola, il quartiere più occidentale di Savona che ha mantenuto una propria precisa individualità.

La principale ricerca di Storia Patria del 2020 è stata dedicata al territorio savonese situato al di fuori del centro storico ed è sfociata nel volume di «Atti e Memorie» distribuito gratuitamente ai soci in regola con la quota associativa che contiene, completo, l’articolo qui parzialmente riportato.

Uno spettacolare ponte ad arco, una chiesa medievale scoperchiata e soffocata dai palazzi (Santo Spirito), una delle crose meglio conservate di Savona (i Bricchetti) e tanto altro: luoghi che meritano di essere ancora meglio conosciuti e tutelati.

La chiesa vecchia di Santo Spirito

Aureliano Deraggi, Zinola, pdf, inizio

Per Sandro Pertini scelta un’opera di Gianni Lucchesi

Si è svolta oggi la presentazione dell’opera d’arte in memoria di Sandro Pertini che andrà nella piazza omonima di Savona. La nostra Storia Patria partecipa a tale iniziativa avendo organizzato una raccolta fondi aperta alla popolazione.

Di seguito si riporta una prima immagine dell’opera vincitrice, un ritratto fotografico di Gianni Lucchesi e la documentazione distribuita nel corso della conferenza stampa.

Comunicato stampa del Comune di Savona

Gianni Lucchesi, presentazione monumento a Sandro Pertini

Oltreletimbro, Fornaci e Légino, Giovanni Murialdo, testo in pdf scaricabile

La principale ricerca di Storia Patria del 2020 è stata focalizzata sul territorio savonese situato al di fuori del centro storico ed è sfociata nel nostro volume di «Atti e Memorie» distribuito gratuitamente ai soci in regola con la quota associativa.

Tra i nostri intenti c’è quello di divulgare le emergenze storiche meno conosciute e per questo alleghiamo, scaricabile, l’inizio del testo di Giovanni Murialdo, dedicato ai principali quartieri occidentali di Savona: Oltreletimbro, Fornaci e Légino.

Si tratta di luoghi in cui è possibile ancora scoprire angoli nascosti e monumenti poco conosciuti che vanno dall’epoca romana ad oggi, vicinissimi al centro cittadino e percorribili con facili passeggiate.

Chiesa di San Pietro e Paolo

Giovanni Murialdo, Oltreletimbro, Fornaci e Légino, pdf, inizio

Ferrania prima della fabbrica, immagini della collezione Angelo Salmoiraghi

Il nostro interesse per Ferrania prima dell’industrializzazione è testimoniato dal convegno che organizzammo nel 2018 e nei successivi «Atti e Memorie» in cui raccogliemmo le relazioni.

Ferrania prima delle industrie

Nel 1992, Angelo Salmoiraghi pubblicò un volume che raccoglieva un numero cospicuo di inedite immagini di quei luoghi («Ferrania dalle antiche ferriere all’industria dell’immagine»).

Attraverso Massimo Sangalli, lo stesso autore ha voluto far pervenire alla nostra Storia Patria le immagini digitalizzate contenute in quel suo lavoro, con l’aggiunta di altre inedite, che ci descrivono anche il mondo rurale retaggio di un grande latifondo di origine medievale e strutturato a partire dal secolo XI da canonici regolari, in seguito giunto ai De Mari, dopo numerosi passaggi dinastici o compravendite.

Il marchese Nino De Mari e il guardaboschi Valcalda

Le circa quattrocento fotografie di Salmoiraghi sono ora acquisite nel nostro archivio fotografico. Proponiamo alcune di esse per il loro ruolo di emozionante testimonianza storica. Anche quelle già pubblicate e note meritano comunque di essere riviste.

1890, il borgo di Ferrania

 

1906, di ritorno dai campi

 

Lungo il torrente Ferranietta

 

Le ricamatrici

Nicolò Martino Russo (1872-1946), Celle durante la Seconda Guerra Mondiale, Gian Luigi Bruzzone

L’ultimo lavoro di Gian Luigi Bruzzone, pubblicato nella nostra Collana di Fonti e Studi, è dedicato allo storico cellasco Nicolò Martino Russo, autore di un lavoro all’epoca innovativo nella storiografia savonese per la sua impostazione e per i materiali che proponeva – 1908, «Su le origini e la costituzione della “Potestatia Varaginis, Cellarum et Arbisolae”. Note critiche e documenti inediti» – ripubblicato nel 2018.

Bruzzone in questo lavoro non si dedica allo storiografo ma all’uomo, testimone maturo e dolente della Seconda Guerra Mondiale («Aspetti di vita quotidiana dopo il secondo conflitto mondiale in un carteggio di Nicolò Martino Russo»).

Molte lettere sono veri e propri reportage di quel periodo, scritte in maniera nitida ed equilibrata: proprio per questo vale la pena di leggerle. Di seguito se ne riporta un brano in cui si descrive la distruzione del promontorio della Crocetta, uno dei luoghi simbolo di Celle.

***

«Dalla radio avrai saputo che a Savona hanno bruciato la stazione; a Celle hanno fatto saltare la galleria e la Crocetta: vedessi che disastro! La chiesetta non esiste più, non c’è rimasto che un albero di carrube e della casa della signora Rossi rimane una piccola parte; il giardino è rovinato; le case di fronte sono sparite; il castello Testa è in parte rovinato e dovrà essere abbattuto e le altre case hanno subito gravi danni: vetri, porte, tetti danneggiati; milioni di danni.

Qui da me ho avuto quattro vetri rotti; dal colono cinque vetri. Pensa che io il giorno prima dello scoppio avevo già aperto la finestra del poggiolo, poi mi pentii. Si parlava dell’arrivo dei patrioti, si diceva che il comando tedesco aveva promesso di non fare saltare la galleria, quindi io al mattino alle sei quando sentii tutta la gente del paese che veniva verso Sanda non pensai più alla Crocetta, ma ai patrioti, così non mi alzai neppure a vedere che cosa significava quel brusio e chiaccherio, così anche nella mia camera caddero in frantumi due vetri: in paragone il danno non è stato eccessivo, ma nel paese e nelle palazzine più sù della Crocetta e ai Piani vi sono delle centinaia di migliaia di danni.

Anche i vetri della parrocchia sono tutti andati in frantumi. Ora si sta riattivando la strada, ma ci vogliono dei mesi, prima che si possa far passare il treno. Per fortuna sono venuti gli americani: appena arrivarono si misero a ridere vedendo i nostri lavorare con badili, picconi e carette: essi erano appena una ventina, ma portarono delle macchine e in un giorno e mezzo fecero una strada sulla quale potevano già passare i loro camion, mentre noi eravamo rassegnati ad attendere parecchi mesi e a fare il giro su in collina» (16 maggio 1945, Nicolò Martino Russo ai familiari).

Un progetto per il 2021: la scansione e la libera disponibilità delle nostre pubblicazioni (1888-1940)

Fedele ai tre obiettivi perseguiti nei suoi 136 anni di esistenza – studio, divulgazione e tutela del territorio – Storia Patria si è data un obiettivo ambizioso per il 2021: la scansione e la libera diffusione sul proprio sito dei primi 27 volumi dei propri «Atti e Memorie» (1888-1940).

Come noto a coloro che ci frequentano, il nostro volume annuale contiene ricerche originali non solo su Savona e dintorni ma anche su numerose altre località liguri e basso-piemontesi. I temi trattati riguardano soprattutto storia, arte e archeologia: gli studiosi che vi hanno impiegato le loro risorse intellettuali sono oltre un centinaio e il numero di pagine scandite supererà le cinquemila.

Tale lavoro sarà possibile grazie a risorse economiche della Fondazione De Mari e della nostra Società, investite in strumenti tecnici (scanner specifico per libri, personal computer, ecc…), con il lavoro operativo dei nostri soci.

A tale proposito, ci auguriamo che, oltre alla dozzina che già collabora attivamente e gratuitamente alla nostra attività, altri volontari si possano aggiungere, manifestando la propria disponibilità con una e-mail indirizzata a segreteria@storiapatriasavona.it.

I passi successivi saranno quelli di completare la scansione dei volumi annuali di Storia Patria – fino ad oggi ulteriori sessanta – e di centinaia di altri testi e fonti storiche, fino a far diventare il nostro sito un riferimento per qualsiasi ricerca locale.

Bastano poche ore di disponibilità per partecipare ad un progetto che fornirà a tutti degli strumenti fondamentali per studiare, divulgare e tutelare il nostro meraviglioso territorio.

Il presidente, Furio Ciciliot

 

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